Il deltaplano

Storia

Il deltaplano ha un origine molto più antica di quanto possa sembrare: l’idea di volare con un paio di ali sulle spalle è ben evidente già nei disegni di Leonardo Da Vinci, sebbene è probabile che sia rimasta solo un’idea.
Seguendo questo antico sogno nel 1891, ben prima dei Fratelli Wright, l’inventore tedesco Otto Lilienthal è il primo a realizzare una serie di rudimentali alianti pilotabili spostando il peso del corpo, con cui compie moltissimi voli planati e, sembra, riesce per primo a sfruttare delle correnti d’aria per guadagnare quota.
Con l’invenzione dell’aeroplano però l’idea viene accantonata, e la nascente tecnologia aeronautica si concentra sullo sviluppo del volo tradizionale.
La svolta arriva nel 1948, quando Francis Rogallo, ingegnere di quella che sarebbe diventata la NASA, inventa insieme a sua moglie Gertrude un nuovo tipo di ala estremamente leggera, che prenderà appunto il suo nome.
L’ala Rogallo cattura ben presto l’attenzione di molti sperimentatori, che da subito ne apprezzano la semplicità costruttiva, la leggerezza e la possibilità di poter essere aperta e chiusa con un meccanismo simile alle stecche di un ombrello.
Dopo pochi anni iniziano a comparire i primi prototipi, simili a grossi aquiloni, con cui alcuni pionieri spiccano brevi voli sull’acqua, decollando dalla superficie trainati da motoscafi.
Sarà proprio vedendo uno di questi modelli che Alfio Caronti, insieme ad altri, ha l’idea di provare a decollare non più dall’acqua, ma correndo lungo un pendio per poi planare come un aliante sfruttando le correnti ascensionali che si creano in prossimità delle montagne.
Oggi il deltaplano è una macchina volante estremamente raffinata e performante, che impiega avanzate tecnologia aerospaziali e materiali d’avanguardia, ma una cosa è certa: se Leonardo da Vinci ne potesse vedere uno in volo non potrebbe fare a meno di pensare di aver immaginato giusto…

 

Tecnica

Il deltaplano è, in estrema sintesi, un ala sotto la quale il pilota si assicura tramite un robusto moschettone, sospeso in posizione distesa a pancia in giù per mezzo di una speciale imbragatura.
Il decollo avviene correndo lungo un pendio sufficientemente inclinato o lanciandosi da una pedana, e una volta in volo il pilota ritrae le gambe all’interno dell’imbrago e controlla il volo spostando il proprio peso lungo una speciale barra chiamata trapezio.
La velocità di volo, a seconda del modello, sia aggira intorno ai 40 – 70 Km/h, ma in certe condizioni sono possibili velocità anche ben superiori ai 100 Km/h.
Grazie alle ottime doti aerodinamiche del mezzo, sfruttando le correnti ascensionali un pilota esperto è in grado di volare per molte ore e di percorrere molte centinaia di chilometri.

Per saperne di più si consiglia la pagina di Wikipedia dedicata all’argomento.

 

Imparare a volare

Imparare a volare in deltaplano richiede, normalmente, uno o due anni.
Per conseguire l’attestato VDS (il brevetto di volo sportivo) e diventare piloti a tutti gli effetti è necessario il nulla osta della questura, un apposito certificato medico e seguire un corso teorico/pratico, a cui segue un esame.
Per maggiori informazioni è possibile contattarci.